Negli ultimi anni, l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) ha guadagnato sempre più importanza nella nostra vita quotidiana. Attualmente, l’ICT sono utilizzate in molti campi, tra cui la salute pubblica, la sicurezza stradale, la vendita al dettaglio e il patrimonio culturale. I sistemi di supporto decisionale (DSS) sono come una possibile soluzione al gravoso carico cognitivo attualmente posto sugli esperti in quasi tutti i campi. Tutte le azioni e gli affari umani sono il risultato di un processo decisionale. Il processo decisionale è legato al problem-solving ed è noto come azione di problem-solving. I processi decisionali possono essere vari e possono dipendere dai soggetti coinvolti o dal campo in cui si verificano. 

Un DSS è un sistema software per supportare i processi decisionali. In altre parole, fornisce supporto alle persone che devono prendere decisioni strategiche all’interno di contesti particolarmente complessi – in cui potrebbe essere difficile determinare quale sia la scelta giusta da intraprendere, o quale strategia decisionale debba essere utilizzata per raggiungere un determinato obiettivo. I termini che identificano le applicazioni software DSS e ne riassumono efficacemente le caratteristiche sono: 

  • Decisione – indica che l’attenzione è posta sui processi decisionali e sui problemi affrontati nel contesto delle attività di gestione, piuttosto che sui processi transazionali o di reporting; 
  • Supporto – definisce il ruolo delle tecnologie informatiche e i metodi quantitativi utilizzati, derivanti dalla ricerca operativa. Un DSS, nel complesso, costituisce uno strumento ausiliario e non sostituisce i decisori aziendali, che devono agire anche sulla base di elementi soggettivi non codificabili, come l’esperienza e la creatività; 
  • Sistema – sottolinea l’esistenza di un contesto coerente e integrato di risorse, strumenti informatici, utenti e metodologie di analisi. 

Nel campo dello studio dei DSS, il processo decisionale è rappresentato dal modello proposto da H. Simon negli anni ’60, che è ancora considerato uno dei capisaldi del processo decisionale. Questo modello divide il processo in tre fasi principali: 

Intelligence: è la fase in cui si raccolgono informazioni, sia dall’ambiente esterno che da quello interno, per identificare e circoscrivere un problema da affrontare. 

Progettazione: questa fase consiste nel comprendere il problema, generare possibili soluzioni e analizzarle. 

Scelta: in questa fase si effettua la valutazione e quindi la scelta tra le alternative formulate nella fase precedente. Per arrivare a questa scelta, si definiscono parametri e indicatori che permettono di confrontare i piani d’azione e di prevedere le conseguenze delle varie opzioni. 

Più recentemente, molti esperti di DSS stanno basando i loro sistemi sull’Intelligenza Artificiale (IA), mirando a sostituire i decisori esperti emulando i loro comportamenti. L’IA consiste nell’introdurre nella memoria di un computer sia gli elementi relativi a un certo fenomeno, sia le regole relative a ciò che normalmente si intende per conoscenza di un dato fenomeno. Come si è notato, l’IA gioca un ruolo importante nei DSS, soprattutto in relazione alla modellizzazione di comportamenti e decisioni che permettono un’analisi sempre più realistica, che mira a offrire un risultato predittivo o inferenziale in un determinato ambito in cui è rilevante per il processo decisionale. 

L’IA è una riproduzione parziale dell’attività intellettuale umana (con particolare riguardo ai processi di apprendimento, di riconoscimento e di scelta). Si realizza attraverso l’elaborazione di modelli ideali o, concretamente, sviluppando macchine per questo scopo, principalmente computer elettronici. L’IA può essere anche definita come la scienza che si propone di sviluppare macchine intelligenti.